Nel 2013 gli italiani hanno perso 725 milioni di euro nei giochi d’azzardo on line, il 3% in meno rispetto all’anno precedente. Un calo dovuto alla crisi economica, spiegano i ricercatori dell’Osservatorio gioco on line del Politecnico di Milano, che presentano questa mattina il rapporto annuale, redatto in collaborazione con i Monopoli di Stato e Sogei. Più consistente il calo degli introiti per lo Stato, pari al 10%: nel 2013 ha incassato 165 milioni di euro. Lo Stato ha guadagnato molto meno rispetto alla diminuzione della spesa degli italiani, per una ragione molto semplice: sono calati soprattutto i giochi più tassati. E infatti se si guarda alle diverse tipologie di giochi, nel 2013 sono salite le scommesse sportive (+15%) e le slot machines (+60%), mentre sono calati soprattutto il poker (-36%) e altri giochi come Bingo, scommesse virtuali e skill games a torneo (-16%).
L’altra novità, che apre nuovi scenari per il futuro, è il raddoppio delle giocate tramite smartphone e tablet, tanto che ora rappresentano il 7% della spesa per i giochi on line. Sui cellulari ci si dedica soprattutto alle slot machine o alle scommesse sportive. Sono in particolare 130 le app o siti che offrono giochi per gli smartphone, mentre 48 le applicazioni per tablet.
Complessivamente l’on line rappresenta il 4,6% del giro d’affari dell’industria del gioco d’azzardo. Nel 2013 sono diminuiti i giocatori che preferiscono internet: sono circa 700mila, 100mila in meno rispetto all’anno precedente. Il giocatore tipo è maschio, tra i 25 e i 44 anni, residente nel centro sud. Due su tre giocano meno di 50 euro al mese e la metà solo saltuariamente.
Redazione: Dario Paladini, 8.04.014