Chiudi

Ricerca

Ricerca

Quanto è lontana la mafia?

Fino al 15 febbraio 2014 tutte le insegnanti delle classi terza, quarta e quinta delle scuole superiori lombarde possono far partecipare i loro studenti ad una ricerca condotta da “Libera. Associazioni, nomi e numeri contro le mafie” per misurare il grado di conoscenza del fenomeno mafioso. “L’obiettivo è capire come ci siamo mossi in questi anni, che cosa dobbiamo migliorare e dove dobbiamo puntare nel nostro lavoro nelle scuole”, spiega Davide Salluzzo, referente lombardo di Libera.

Il questionario si sviluppa su una trentina di domande incentrate sulla percezione del fenomeno. Può essere compilato individualmente a scuola, in un laboratorio di informatica, oppure a casa. Accedere è semplicissimo: le insegnanti interessate devono compilare un primo form online, consultabile a questo link. Dopo la prima serie di dieci domande necessaria per l’anagrafica della classe, il software con cui si compila il questionario elabora una password che verrà utilizzata dagli studenti per compilare il documento online. “Finora, ci siamo accorti che nelle regioni del Nord persistono ancora diversi stereotipi del mafioso che si vede in televisione”, continua Salluzzo. Solitamente, la mafia appare ancora come un fenomeno lontano, immobilizzato nel Sud Italia: “Sarà importante capire come reagiranno gli studenti lombardi, pochi mesi dopo il primo scioglimento di un Comune per mafia in regione“, aggiunge il referente di Libera Lombardia.

Dalle scorse ricerche è emerso che in Trentino il 37 per cento degli studenti sostiene che la mafia è presente solo nel capoluogo ma che non è pericolosa. Il 21 per cento invece considera il crimine organizzato una minaccia seria per tutto il Trentino. In Liguria, regione dove due comuni, Bordighera e Ventimiglia, sono stati sciolti per infiltrazioni mafiose tra il 2011 e il 2012 (anno in cui è stata fatta la ricerca), il 48 per cento degli studenti reputa che la mafia in regione sia “un fenomeno presente e sempre più preoccupante”, mentre per il 33 per cento è “un fenomeno presente, che controlla alcuni traffici illegali, ma non pericolosa”.

Le tre attività illegali caratteristiche del fenomeno mafioso sono per gli studenti lo spaccio di droga, il lavoro nero e la prostituzione. Risulta ancora poco conosciuta la legge 106/96 sull’uso sociale dei beni confiscati: è nota al 16 per cento del campione. Bassa anche la percentuale di persone che conoscono il caso dello scioglimento per mafia del Comune di Bordighera: uno studente su cinque. 
 

Redazione: Lorenzo Bagnoli, 3.01.014

Prossime uscite

consigliato da noi

  • Iscriviti alla nostra newsletter

    Vuoi rimanere aggiornato sulle novità di Terre di mezzo?

    "*" indica i campi obbligatori

    Questo campo serve per la convalida e dovrebbe essere lasciato inalterato.
  • Terre di mezzo

    Terre di mezzo editore è una casa editrice fondata a Milano nel 1994.
    Pubblica ogni anno più di 100 titoli. Tra le collane principali ci sono: L’Acchiappastorie albi e narrativa per bambini e ragazzi, i Percorsi a piedi e in bicicletta, I Biplani, racconti di grandi autori illustrati da artisti di fama, i manuali creativi delle Ecofficine.
    I primi grandi bestseller sono stati la guida al cammino di Santiago de Compostela e La grande fabbrica delle parole, di Valeria Docampo.
    Negli ultimi anni ha portato in Italia le serie di Dory Fantasmagorica e Cane Puzzone, ha pubblicato più di 40 guide ai cammini italiani e ha dato alle stampe i testi di Paolo Cognetti e Erri De Luca impreziositi dalle illustrazioni di Alessandro Sanna, e di Wislawa Szymborska con Guido Scarabottolo, e Claudio Piersanti con Lorenzo Mattotti.

Nessun prodotto nel carrello.