Al contrario dei partecipanti al Grande fratello, loro dentro ci sono finiti contro volontà. Ed è per questo che il film l’hanno intitolato “Il Grande fardello”. Una parodia del reality show, in cui con ironia raccontano la situazione penitenziaria. Girato nel 2004 dai detenuti di San Vittore(regia di Marianna Schivardi e Simone Pera), finora è rimasto “invisibile” a causa di una censura del ministero dell’Interno. Il “Grande fardello” è una delle 30 opere di “Effetti personali”, rassegna di film, cortometraggi e documentari sul mondo del carcere, che si terrà dal 6 al 14 aprile a Milano, organizzata da Fondazione cineteca italiana, Museo interattivo del cinema e cooperativa Estia. All’apertura della rassegna parteciperà il regista Matteo Garrone, con la proiezione alle ore 15 del suo film “Reality”.
Nel programma della rassegna sono previste anche alcuni cortometraggi realizzati nell’ambito del progetto europeo Grundtvig, che ha come obiettivo quello di creare nuove opere coinvolgendo detenuti di alcune carceri in Europa.
Per sabato 6 aprile, alle ore 17, è prevista anche una tavola rotonda dal titolo “Arte, prigione, società. Esperienze di creatività in carcere”, con la partecipazione di Matteo Garrone, Piero Cannizzaro (regista), Massimo Parisi (direttore carcere di Bollate), Gianfilippo Pedote (produttore), Michelina Capato Sartore (attrice e regista), Elena Mosconi (docente all’Università di Cremona). Coordina Roberto Della Torre, della Fondazione cineteca italiana. Tutte le proiezioni si terranno nella sede del Museo interattivo del cinema, in via Fulvio Testi 121 a Milano. Ingresso 5 euro. Il programma completo è suwww.cooperativaestia.org.
Redazione: Dario Paladini, 4.4.2013