Solo nel 2012 hanno aperto i battenti 20 sale gioco. Nella zona 4 di Milano, periferia sud-est della città con grandi quartieri di case popolari come quello di Calvairate, sono spuntate come funghi. Nel capoluogo lombardo in tutto sono 116 i locali di questo genere. “Per loro bisogna prevedere un’Imu pesante”, sostiene Basilio Rizzo,presidente del Consiglio comunale di Milano.
“Abbiamo chiesto ai vigili di controllare queste sale, chi le frequenta e che ogni macchinetta sia in regola -afferma Loredana Bigatti, presidente della Zona 4-. Hanno iniziato la loro attività senza che il Consiglio di zona venisse avvisato. Del resto è la legge che glielo permette, basta il nulla osta della Questura”.
“Il gioco d’azzardo è una tassa sulla disperazione -sottolinea Basilio Rizzo-. Il fatto che sia così diffuso significa anche che per molte persone ormai l’unica speranza risiede nel tentare la fortuna”. “C’è poi il problema che molti bar all’interno di edifici dell’Aler (l’ente che gestisce le case popolari, ndr) hanno le slot machine e attirano le persone più povere, quelle disoccupate o comunque con gravi problemi”, denuncia Luca Massari, consigliere di zona. “Chiedo all’Aler che non affitti più i locali ai bar che hanno slot machine“, aggiunge Basilio Rizzo.
Dell’invasione di sale gioco in Zona 4 si è discusso sabato 25 maggio al convegno “Non finire fuori gioco”. “È la prima di una serie di iniziative per sensibilizzare i cittadini su questo tema”, conclude Loredana Bigatti.
Testo: Dario Paladini, 27 maggio 2013