La 32esima edizione del Festival del Cinema Africano si svolge sul tema della contaminazione. Che ruolo ha il World Cinema nell’immaginario espresso dai nuovi cineasti africani, sul loro modo di esprimersi, sulla creazione di nuovi linguaggi, a loro volta contaminate da esperienze, relazioni e visioni comuni? Può ancora essere considerato un cinema “di territorio”?
Il cinema africano oggi è un vero laboratorio di contaminazione in progressiva evoluzione: lo dimostra il ricco programma giornaliero di film che verrano presentati alla rassegna che prevede 60 proiezioni distribuite in tre sale cittadine, quattro sezioni in concorso: Panoramafrica (miglior lungometraggio), Africa Short (miglior cortometraggio), Africa Doc (miglior documentario) e Viaggiatori migranti (miglior film dedicato alla migrazione).
In concomitanza con l’invito dell’Assemblea generale delle Nazioni Uniteche ha proclamato questo 2012 Anno internazionale delle cooperative, ricopre un ruolo di primo piano il lavoro di quelle organizzazioni (cooperative, associazioni, ong, ecc.) che hanno saputo istituire un dialogo tra popoli, all’insegna della condivisione e della collaborazione, a servizio della comunità. A loro è dedicata una giornata di studi, Africamix: le nuove frontiere della comunicazione sociale. Un modo per operatori della comunicazione e del no-profit, di chiedersi come sia possibile raccontare il sociale.
Al termine della giornata sarà decretato il vincitore del Concorso Le frontiere della comunicazione audio-visiva nella cooperazione internazionaleindetto all’inizio dell’estate dal Comitato del Festival e rivolto alle organizzazioni e associazioni del terzo settore. Al primo classificato andrà il Premio “Il Colombre”.
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Redazione, 19.11.2012.