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In piazza per il welfare

Ledha, Anfas, Cgil, Federconsumatori, Auser, Cnca, Arci, Forum del Terzo settore: è composito il fronte del no ai tagli allo stato sociale previsti dalla spending review, che s’è dato appuntamento oggi a Milano per un presidio in piazza Mercanti. Una sforbiciata che mette a repentaglio la stessa esistenza del welfare italiano: “È obbligatorio ripristinare i fondi per il sostegno al welfare, togliere l’incremento dell’iva e reintrodurre provvedimenti per detrazioni e deduzioni a favore delle associazioni- commenta Giovanni Merlo, direttore della Ledha. -Siamo di fronte a un modello di welfare molto centralistico e sussidiario- prosegue, -dove vanno rimessi in gioco prima di tutto le risorse”.

I primi ad essere colpiti sono i Comuni, tanto che si parla di una lettera congiunta tra Anci, sindacati e associazioni del Terzo settore rivolta al Governo. Se ne sta discutendo proprio in queste ore. Se Roma mette mano al portafoglio, i palazzi della politica lombarda continuano a dimostrarsi sordi alle richieste del terzo settore.

Al Pirellone il Consiglio è saltato, ma la nuova Giunta Formigoni è ugualmente iperattiva, come dimostra la votazione di 129 delibere il 26 ottobre (leggi il nostro articolo). Un’attività frenetica che ha fatto definitivamente saltare il canale di confronto tra Regione ed enti del terzo settore: “È il momento di fermare i motori e riflettere perché ci troviamo davanti a cambiamenti radicali- dichiara Merlo. -Invito a sospendere le attività per ragionare, perché questi cambiamenti radicali mettono in dubbio che il welfare così com’è possa continuare a sopravvivere”. Al contrario, la macchina regionale corre veloce e le associazioni continuano a non avere spazio in questo momento di trasformazione della politica lombarda: “Non è stato aperto nessun confronto sul tema“.

Già a inizio ottobre il Forum del Terzo settore aveva chiesto maggiore voce in capitolo nella discussione sul Nuovo piano del welfare lombardo. L’appello è caduto nel vuoto: “Quello che è stato fatto fino adesso non è sufficiente. Non si può considerare sufficiente la discussione che è già stata fatta a riguardo”, conclude Merlo. 

Tra i manifestanti venuti al presidio ci sono anche dei consiglieri comunali dell’opposizioneFabio Pizzul è uno dei nomi forti per la candidatura democratica al posto da governatore: “Il welfare – dice – sarà uno dei temi decisivi per le nuove elezioni”. E aggiunge: “Lo stato sociale deve cominciare ad essere considerato anche una risorsa e non solo un costo“. Pizzul poi commenta le ultime attività della Giunta: “Noi consiglieri non possiamo far nulla se non leggere le delibere approvate e raccontare quello che sta succedendo – dice-. Quello che più mi colpisce è che gli assessori della nuova Giunta abbiano messo il loro nome accanto a delibere approvate pochi giorni dopo la loro nomina e che non hanno scritto loro”.

Redazione: Lorenzo Bagnoli, 31.10.2012

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