Il Gruppo cooperativo Goel (http://www.goel.coop/) gestisce diversi progetti di accoglienza di rifugiati politici e di minori stranieri non accompagnati insieme al comune di Caulonia e ad altri comuni della Locride. Il locale danneggiato è situato proprio a Caulonia, ed era stato affittato da Goel con l’intenzione di avviare un ristorante multietnico dove preparare e inserire al lavoro gli ospiti dei progetti di accoglienza. “Proprio in questi giorni – ricorda una nota del gruppo – si stava predisponendo il locale per un’imminente apertura”. L’ordigno è stato fatto esplodere, come detto, davanti l’ingresso principale, causando notevoli danni. Sono prontamente intervenuti sul posto i carabinieri che hanno già avviato le indagini.
”Non sono noti moventi e destinatari di questo gesto assurdo e vigliacco – afferma il Goel -; indipendentemente da quali siano stati gli intenti, il Gruppo Cooperativo Goel si sente comunque ancor di più motivato a continuare nel proprio percorso di legalità, giustizia sociale e sviluppo sostenibile: continuerà con forza le attività di accoglienza degli immigrati, per sottrarli al controllo della malavita e guadagnarli all’integrazione e allo sviluppo. Incrementerà le attività di ‘GOEL Bio’ (www.goel.coop/bio), per creare un mercato locale degli agrumi che premi gli agricoltori che si oppongono alla ‘ndrangheta e ai torbidi mercati di sfruttamento; diffonderà nelle regioni settentrionali le iniziative di contrasto all’infiltrazione criminale che da alcuni anni vengono portate avanti attraverso l’Alleanza con la Locride e la Calabria contro la ‘ndrangheta e le massonerie deviate (www.goel.coop/alleanza); persisterà a ignorare e disprezzare le regole non scritte che la ‘ndrangheta impone a livello sociale ed economico”.
Molti sono gli atti di violenza e intimidazione mafiose succedutesi nella Locride e in Calabria negli ultimi giorni. Goel manifesta “piena fiducia nelle forze dell’ordine e nella magistratura antimafia, brillantemente impegnate nel contrasto alla ‘ndrangheta nella Locride”.
”Questo sforzo locale va però – conclude – ulteriormente sostenuto dal Governo centrale, che deve a sua volta irrobustirlo con ogni mezzo (normativa, organici, strumenti, risorse). Tra crisi e federalismo fiscale, se la ‘ndrangheta non viene urgentemente annientata per la Calabria sarà definitivamente preclusa la via allo sviluppo!”
Testo: Redattore Sociale, 2.01.012