Periferia milanese. Due clown entrano in un cortile degradato, popolato da bambini difficili, cresciuti in un clima di criminalità e abbandono. Con tenacia e passione, con la fantasia e il gioco, riusciranno ad aprire uno spiraglio nell’asfalto: lontano dalla strada, dai soliti giochi violenti e distruttivi, i bimbi trovano una chance e si inventano un’altra vita come acrobati, giocolieri, clown, domatori.
È questa la storia che una di quei clown, Alessandra Pierattelli, racconta in Il giardino dei fiori d’asfalto. Il testo, che fa parte dell’Archivio diaristico di Pieve Santo Stefano, è appena stato pubblicato da Terre di mezzo. In attesa di scoprire chi sarà il prossimo vincitore del premio Pieve.
Dal 9 all’11 settembre, infatti, si terrà la 27esima edizione del premio.Superata la quota delle seimila storie raccolte, all’Archivio si comincia a pensare di sostituire i vecchi scaffali con nuovi strumenti di conservazione. “Il futuro della memoria dal Risorgimento al web” è il tema dell’edizione di quest’anno, che ospiterà la tavola rotonda “Impronte digitali”, per discutere della digitalizzazione dei diari dell’Archivio.
Fra le altre iniziative, sabato 10, alle 21.30, va in scena al Teatro comunale “Il paese dei diari”, uno spettacolo di Mario Perrotta tratto dall’omonimo libro edito da Terre di mezzo, che dà voce ad alcune delle storie conservate nell’Archivio.
Per informazioni: www.archiviodiari.it