Sbarcare il lunario senza sprechi e senza sacrifici. La ricetta per una vita migliore arriva dall’esperienza di circa mille famiglie italiane, che aderiscono alla campagna “Bilanci di giustizia”, raccolta nel volume “Prove di felicità quotidiana. Istruzioni per l’uso” (pp.115, 10 euro), edito da Terre di mezzo. “Non è il solito decalogo per un consumo critico -sottolinea Luca Gaggioli, autore del testo insieme ad Antonella Valer-, ma la testimonianza di chi attraverso uno stile di vita equilibrato riesce a coltivare i propri desideri e le relazioni con gli altri, contribuendo al contempo al benessere della città”.
Le famiglie bilanciste resistono alla crisi e sembrano vivere meglio. Da un confronto tra i loro consumi e quelli medi degli italiani fotografati dall’Istat , risulta che i bilancisti spendono il 41% in meno per gli alimentari e il 75% in meno per il riscaldamento. Ma destinano molto a divertimenti e cultura: più 68% rispetto alla media delle famiglie italiane. Tutto merito della scheda mensile su cui annotano i loro consumi e che permette di capire quanto si spende per ogni tipo di bene. “Un modo per diventare consapevoli dei nostri vizi e delle virtù”, spiega Gaggioli. E sulla base della scheda ogni famiglia man mano si pone degli obiettivi mensili di riduzione dei consumi o di incremento.
Il cambiamento non avviene però solo facendo le pulci al bilancio familiare. “È fondamentale liberare il tempo dalla dipendenza dal lavoro -dice Gaggioli- e diventare critici nei confronti delle proprie abitudini quando ci accorgiamo che non stiamo rincorrendo i nostri sogni e rinunciamo ai legami di amicizia al servizio di orari lavorativi stressanti”.