Quante ricette antispreco esistono?
Quelle che vengono subito in mente a tutti sono autoproduzione, fai da te, acquisto collettivo come metodo per saltare i passaggi che generano spreco di cibo… Ognuna di queste consolidate strategie salva-natura (e denaro) la ritroverete nell’offerta del programma culturale in Fiera. Insieme a spunti meno noti e strade meno percorse, che, però, se conosciute e condivise possono condurre ugualmente lontano: ad esempio l’attenzione ai metodi di conservazione, e l’acquisizione di una sana abitudine al “mindful eating” (alimentazione consapevole).
Questi e gli altri laboratori di Fa’ la cosa giusta! 2015 saranno ospitati all’interno dei padiglioni 2 e 4 di Fieramilanocity, nei giorni dell’evento (13-15 marzo). Orari e location to be confirmed.
Vi faccio secchi (e gustosi)!
Laboratorio A cura di Tauro Essiccatori
L’essiccazione nella cucina di ogni giorno, un alleato imbattibile per cambiare il nostro approccio al cibo, imparando ad autoprodurre in casa, evitare sprechi, riutilizzare la parte meno nobile del cibo e sviluppare un’alimentazione consapevole. Lo showcooking è tenuto da Lisa Casali, esperta ambientale, blogger di Ecocucina.org, scrittrice (Autoproduzione in cucina, Ecocucina, Cucinare in lavastoviglie, La Cucina a impatto (quasi) zero) e conduttrice il programma tv Orto e mezzo e di programmi su Gambero Rosso e Rai1.
Hai fame? Ma davvero, davvero fame? Workshop di mindful eating
Laboratorio a cura di I Fil Food – Filosofia amica
Mindful eating significa mangiare in modo consapevole. Questo include l’essere pienamente coscienti di cosa, quando, quanto e come mangiamo, dei diversi tipi di fame e delle emozioni e dei pensieri che caratterizzano la nostra relazione con il cibo e con il corpo. Valeria Trabattoni, filosofa e counsellor, proporrà degli esercizi che permettono di sviluppare la capacità di essere nel “qui ed ora” e di partecipare con tutti i sensi al momento del pasto. In questo modo non solo impareremo ad assaporare davvero ciò che abbiamo nel piatto, ma scopriremo che spesso una quantità ridotta di cibo regala maggiori soddisfazioni di un piatto (troppo) pieno
mangiato in modo distratto.