Maggioranza e opposizione della Regione Lombardia d’accordo su una legge noslot. Tanto da stilare insieme il decalogo che oggi consegneranno al Governatore Roberto Maroni e che potrebbe diventare l’ossatura di una legge regionale in materia. I tre punti salienti del decalogo sono l’obbligo di utilizzo della Carta regionale dei servizi quando si gioca alle slot machine o alla video lottery (come avviene per i distributori automatici di sigarette), il divieto di pubblicità in luoghi pubblici o sui mezzi di trasporto e l’istituzione di una tassa di scopo a carico dei gestori degli esercizi con le macchinette finalizzata alla prevenzione e al recupero di giocatori d’azzardo patologici. In particolare con la Carta regionale dei servizi sarà possibile prevedere il blocco della slot machine quando si supera un certo numero di giocate o si registra una perdita ingente e ogni giocatore patologico potrà chiedere l’inibizione della carta e di conseguenza non potrà più accedere alle macchinette. “Con 1.700 euro di spesa annua pro capite, la Lombardia si posiziona al quarto posto tra le regioni in cui si gioca di più e troppo -spiega Angelo Ciocca (Lega Nord), presidente della IV Commissione attività produttive che ha redatto il decalogo-. Pavia detiene il record nazionale, con una spesa pro capite di 2.125 euro”.
Questi i dieci punti.
1) Utilizzo della Carta regionale dei servizi ogni volta che si giochi a slot machine o video lottery.
2) Istituzione di un osservatorio regionale e di un numero verde dedicato a disposizione di esercenti, giocatori o familiari.
3) Prevedere un sistema di premialità, anche mediante detassazione regionale, per chi non installa o disintalla slot machine.
4) Individuare percorsi di formazione per la polizia locale.
5) Organizzazione di percorsi di formazione per gli esercenti, finalizzati al controllo e al monitoraggio dei frequentatori.
6) Prevedere interventi di pianificazione urbanistica, che diano potere ai sindacidi regolamentare l’apertura delle sale gioco.
7) Istituire all‘interno delle Asl delle figure professionali che si occupino dei giocatori d’azzardo patologici.
8) Vietare la pubblicità del gioco d’azzardo (per esempio sui mezzi pubblici).
9) Istituire una tassa di scopo finalizzata a finanziare la prevenzione e il recupero dei soggetti patologici.
10) Prevedere sanzioni pesanti per gli esercenti che non rispettano le regole.
Redazione: Dario Paladini, 13.06.013