Si parla di bike sharing e ci vengono subito in mente le grandi città: Parigi, Londra, Barcellona o Milano. In realtà le biciclette in condivisione possiamo trovarle anche in 166 tra piccoli o medi Comuni italiani. Dati ufficiali non ce ne sono, ma si stima che siano circa 100mila i cittadini che le utilizzano frequentemente. E spesso è nei piccoli centri che i servizi sono più efficienti. Come a Savigliano, 21mila abitanti in provincia di Cuneo, con un bike sharing costituito da 14 postazioni in punti strategici, tra cui la biblioteca, il municipio e la stazione ferroviaria e 55 biciclette di un bel colore blu. I saviglianesi che si sono abbonati sono più di duecento e il servizio funziona con una tessera a microchip per la quale viene richiesta una cauzione di cinque euro. Si riceve anche un lucchetto personale per chiudere la bicicletta nei momenti di sosta temporanea. Per invogliare i saviglianesi, inoltre, Bicincittà offre ai neoabbonati anche una ricarica gratuita da usare per i primi utilizzi prolungati, cioè per quando si decide di tenere la bicicletta per più di sei ore consecutive. E non è finita qui. La tessera è valida anche per il bike sharing di Cuneo, Torino e Saluzzo. I pendolari insomma possono andare a lavorare o all’università usando solo bicicletta e treno.
Siamo di fronte a un esempio in cui è stata data attenzione alla realtà localee alle esigenze più immediate dei cittadini, senza dimenticare di fare squadra e mettersi in rete su scala territoriale più ampia. È ciò che i partner del progetto Obis, “Optimizing bike sharing in european cities” (ne abbiamo parlato su Terre di mezzo 016), si augurano possa avvenire un po’ dappertutto. È per questo che hanno realizzato il primo manuale europeo sul bike sharing che Legambiente sta distribuendo alle amministrazioni
pubbliche italiane. Se quindi nel vostro comune non ci sono ancora le biciclette in condivisione, insistete con il Sindaco perché attivi il servizio, ora ha il manuale che gli spiega come fare. Lo trova anche su internet al sito centralemobilita.it.
Testo: Marco Menichetti, Legambiente