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La via dell’incontro

“Sarà una festa popolare”, con ben 149 eventi che si snoderanno lungo via Padova, oltre quattro chilometri di strada in uno dei quartieri più multietnici della città. “Via Padova è meglio di Milano” giunge alla quinta edizione ed è il frutto del lavoro di decine di volontari, 83 tra associazioni, scuole, gruppi e comitati, e di 110 commercianti. Si terrà sabato 17 e domenica 18 maggio. Una festa anche sobria, visto che le spese vive ammontano appena a 9mila euro: 3mila stanziati dal Consiglio di zona 2, 2.600 da sponsor e il resto raccolto grazie all’autotassazione delle associazioni e dei volontari. “Non è una festa commerciale -sottolinea Carlo Bonaconsa, presidente dell’associazione Via Padova è meglio di Milano, alla quale aderiscono le associazioni, i gruppi e le parrocchie che l’organizzano-. Ma un grande evento con appuntamenti culturali, religiosi, sportivi, musicali, di gioco e di divertimento”. 

La prima edizione della Festa si era tenuta nel maggio del 2010, dopo pochi mesi dall’omicidio del giovane Aziz, ucciso durante una lite iniziata sull’autobus 56 e finita in strada con una coltellata. Un tragico evento che aveva scatenato la ribellione di numerosi giovani musulmani, che si erano scontrati con le forze dell’ordine. L’allora sindaco Letizia Moratti decise di istituire nel quartiere posti di blocco e di imporre limiti d’oraro all’apertura serale dei negozi. Con la festa le associazioni avevano però mostrano un volto diverso della zona, ricca di iniziative sociali e culturali.

La presentazione del programma della festa (disponibile su www.meglioviapadova.it) si è tenuta questa mattina nella Casa della cultura islamica, un garage riadattato a sala di preghiera e di incontro per i musulmani della zona. “Questa moschea è frequentata da circa 5mila fedeli. Per la preghiera del venerdì dobbiamo fare i turni e abbiamo affittato la palestra di via Cambini -spiega Benaissa Bounegab, presidente del centro islamico-. Mi auguro che l’anno prossimo possa ospitarvi in un luogo più dignitoso. Spero che entro la fine di giugno si riesca ad avere qualche novità dal Comune di Milano”. La Casa della cultura islamica infatti vorrebbe trovare una sede più ampia e autorizzata sempre in zona 2. “Una grande moschea per Milano ha un valore simbolico importante -aggiunge-. Ma bisogna anche pensare alle moschee di quartiere, perché non è pensabile che tutti i 100mila musulmani milanesi si riuniscano in un unico luogo”. Di questo tema si discuterà anche alla Festa di via Padova, con un incontro dal titolo “Moschea o moschee a Milano”, previsto per domenica 18 maggio, al quale è stato invitato anche l’assessore comunale alla Politiche sociali Pierfrancesco Majorino. La Casa della cultura islamica durante i giorni della festa allestirà anche un gazebo “per spiegare le iniziative che facciamo tutti giorni, rivolte non solo ai musulmani ma a tutti i cittadini -sottolinea Benaissa Bounegab-. Faremo anche delle visite guidate all’interno della sala di preghiera”. 

La festa si concluderà domenica sera con “4 Salti in Padova – Cambini by night”: a partire dalle ore 19 musica anni ’60, ballo liscio, rap, rock e cabaret. 

Info e programma completo: www.meglioviapadova.it

Redazione: 8.5.014, Dario Paladini, Redattore Sociale

Di me tempo fa ho scritto: "Cammino molto e sono un giornalista. Le due cose si sposano bene, perché mi piace l'idea che un giornalista debba consumare le suole delle scarpe". Ora giro per Milano anche in bici e quindi consumo pure i copertoni. Scrivo su Redattore Sociale e mi trovate su Facebook.

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