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Le storie vanno così. A Milano hanno rubato Leggiu.


L’ultimo giro su Leggiu l’hanno fatto Alex, Gabriel e Giovannino.


Erano felici, mi chiedevano di accelerare, schiacciavano il pulsante del clacson e ridevano e salutavano dai finestrini gli altri bambini.

Nel lungo cortile di ghiaia tra due palazzi del quartiere Gallaratese, poco distanti dalle dune di sabbia e le gru che lavorano per l’Expo 2015, questi bambini hanno preso d’assalto Leggiu e messo sottosopra la libreria.

Abbiamo letto delle storie insieme, cantato delle filastrocche, ben in vista, così bene che qualcuno si è accorto che c’eravamo e dalla strada sfrecciando su una macchina ha urlato: “vaffanculoooooo”.

Alex soffre il solletico, lo so perché è stato grazie a quest’ultimo che sono riuscito ad allontanarlo dal furgone che voleva a tutti i costi guidare.

Gabriel è riuscito a farsi dare tre euro da sua madre per comprare un libro, non un euro di più, ha dato tutto quello che aveva e adesso ha il suo libro lo stesso.

Giovannino è originario di Caltanissetta e mi abbraccia. “Dove vai?” mi chiede “torno in Sicilia” gli dico. “Ti spingo” mi dice. Lo guardo allontanarsi, nella sua tuta diventa un puntino rosso, lontano, come un fanale acceso nella sera che sta calando.

Il giorno dopo, a Piazza Arcole, zona Navigli, Leggiu è stato rubato. Il furgoncino libreria era parcheggio all’interno delle strisce blu, anche se c’è da dire che la zona è in mano agli abusivi.

Ho chiesto con insistenza a questi uomini se sapessero, se avessero visto, niente, non ne sanno niente. Il furgone è stato rubato in pieno giorno ma nessuno sembra aver visto niente.

Più che per il valore economico, comunque non irrilevante, che devo ripagare agli editori, è negli affetti che mi sento ferito. Leggiu è come un fratello maggiore, è una storia, la prima storia, che contiene tutte le altre.

Con Pianissimo – libri sulla strada siamo riusciti a far avvicinare molte persone ai libri a far parlare di libri e di lettura con entusiasmo e partecipazione, occupandoci in prima battuta delle aree geografiche in cui si legge meno.

Non ho alcuna intenzione di smettere di leggere e condividere le mie letture e raccontare storie.

Non ho alcuna intenzione di smettere di portare i libri degli editori indipendenti che stimo e sostengo. Approfitto di questa tristezza per pensare, ma voglio riorganizzarmi presto.

Pianissimo non è un furgone o una libreria o Filippo Nicosia. Pianissimo è l’entusiasmo che si prova nello stare insieme e leggere dando davvero spazio al potenziale di un libro, dallo scrittore, al redattore, dal grafico, al libraio che tutti insieme arrivano nelle mani e nella testa del lettore.

Pianissimo non è solo una libreria, è anche una bella storia, e le storie sono così, avvincenti e piene di colpi di scena.
Siamo a un punto in cui il protagonista affronta una grande avversità, la sua impresa è a rischio.

Solo andando avanti sapremo come va finire.

Grazie a tutti per la solidarietà davvero commovente.

Filippo, 23 marzo 2014

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    Terre di mezzo editore è una casa editrice fondata a Milano nel 1994.
    Pubblica ogni anno più di 100 titoli. Tra le collane principali ci sono: L’Acchiappastorie albi e narrativa per bambini e ragazzi, i Percorsi a piedi e in bicicletta, I Biplani, racconti di grandi autori illustrati da artisti di fama, i manuali creativi delle Ecofficine.
    I primi grandi bestseller sono stati la guida al cammino di Santiago de Compostela e La grande fabbrica delle parole, di Valeria Docampo.
    Negli ultimi anni ha portato in Italia le serie di Dory Fantasmagorica e Cane Puzzone, ha pubblicato più di 40 guide ai cammini italiani e ha dato alle stampe i testi di Paolo Cognetti e Erri De Luca impreziositi dalle illustrazioni di Alessandro Sanna, e di Wislawa Szymborska con Guido Scarabottolo, e Claudio Piersanti con Lorenzo Mattotti.

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